Gruppi Consiliari di Centrosinistra – Orvieto

Orvieto, 20 giugno 2011 – La Destra orvietana ha raggiunto soltanto  il 38% di voti alle ultime elezioni ed è in grado di rimanere al governo cittadino esclusivamente grazie ai tre Consiglieri che  hanno tradito il proprio elettorato di sinistra (e per questo sono stati tutti espulsi dai propri partiti) .
La Destra orvietana è stata abbandonata da  tre dei suoi assessori in meno di due anni perché non potevano più condividere la politica del loro stesso schieramento.
 La Destra orvietana non ha rispettato nessuno degli impegni presi in campagna elettorale, in primo luogo quello di risanare il bilancio senza mettere in ginocchio l’economia della città, né i suoi servizi sociali e culturali.
La Destra orvietana in meno di due anni ha raddoppiato il deficit del Comune, e vende la Farmacia comunale per ripianare i debiti fatti nell’esercizio 2010, tutti di competenza di questa Amministrazione.
La Destra orvietana decide una causa contro la BNL per contratti da cui percepisce denaro e non contro la Royal Bank of Scotland per contratti per i quali paga denaro.
La Destra orvietana presenta un documento pieno di argomentazioni farneticanti e dichiara, tra l’altro, che i propri assessori sono assenti da mesi e non partecipano alle riunioni del Consiglio, in particolare l’Assessore Romiti, per questo richiede formalmente la loro  presenza “almeno” un giorno a settimana.
È questa stessa Destra che nell’ultimo Consiglio Comunale fa chiedere al Cons. Pizzo (costretto a fare il lavoro dell’Assessore latitante) senza motivarla e senza alcun rispetto delle comuni regole di civile rapporto fra le componenti di maggioranza e minoranza, l’inversione dell’ordine del giorno, rivelando poi che questa inversione si rendeva necessaria per consentire allo stesso Assessore Romiti di allontanarsi a suo comodo dai lavori dell’Assise: le Istituzioni al servizio di Romiti, non il contrario.
A fronte di comportamenti così arroganti, ormai chiaramente  privi del senso e del rispetto delle Istituzioni, in difficoltà perché non in grado di rispettare i termini per la presentazione del bilancio di previsione 2011 e soprattutto di mettere a disposizione dei Consiglieri la documentazione necessaria per permettere loro di svolgere efficacemente  il proprio ruolo,  i gruppi Consiliari di centro sinistra hanno abbandonato l’aula. A dimostrazione chiara che qualunque discussione è inutile con questa Destra che non governa, ma decide, al di sopra dei cittadini e delle loro rappresentanze legittime in Consiglio.

Ma la Destra non si illuda, noi non scappiamo, né in Consiglio, né in città, né nel Paese.

Pubblicato da: gruppopdorvieto | 26 Maggio 2011

Dobbiamo fermarli!!!

La Farmacia Comunale di Orvieto fu aperta nel 1949 a seguito di una sottoscrizione popolare: è una farmacia nata per volontà di popolo, per assicurare alla cittadinanza un costante e duraturo legame tra la sanità pubblica e le categorie socialmente deboli, alle quali erano assicurati gratuitamente i farmaci. Era un atto di solidarietà sociale, espressione di grande sensibilità civica. Dopo oltre 60 anni, il Sindaco Concina e i suoi turiferari la vendono al miglior offerente, senza garantire alcuna tutela al personale dipendente. Ancora oggi la Farmacia Comunale mantiene la sua natura sociale, affiancando alla tradizionale attività servizi di assistenza particolarmente utili per gli anziani e i disabili, come, tra gli altri, la consegna gratuita a domicilio di presidi sanitari ingombranti, oltre alla politica di contenimento dei prezzi, maggiormente apprezzata proprio in questo momento di crisi economica in cui molte sono le famiglie che si trovano in seria difficoltà. Il bilancio 2010 della Farmacia Comunale ha registrato un utile lordo di 44.000 euro: sembrerebbe assurda la decisione di vendere un bene produttivo di reddito, se non fosse giustificata dalla sola esigenza di fare cassa affinché Sindaco, Assessori e Consiglieri transfughi continuino a mantenere il proprio ruolo, nonostante i numerosi fallimenti e un senso di dignità anche personale consiglierebbero di rassegnare le dimissioni. Quanti la dignità personale ce l’hanno ancora hanno preso le distanze da questa Amministrazione, che ormai rappresenta solo se stessa e un manipolo di fedeli adoranti e ha perso totalmente consenso e credibilità nella cittadinanza. In appena due anni sono riusciti solo a raddoppiare quel deficit di bilancio che tanto hanno sbandierato quale pesante eredità di oltre 60 anni di centro sinistra. Antonio Concina e i suoi pochi corifei rimasti si sono convinti, come Berlusconi, che siano impossibili altri governi e nel frattempo stanno smantellando la Città. Dobbiamo fermarli
Gruppo Consiliare Partito Democratico

Pubblicato da: gruppopdorvieto | 19 Maggio 2011

Comunicato Stampa

 Le linee di politica ambientale su rifiuti e discariche sono state approvate a larga maggioranza, dopo un articolato dibattito che ha comunque messo in luce posizioni non sempre convergenti.Il Gruppo Consiliare del PD, pur rappresentando i necessari “distinguo”, ha inteso approvare il documento illustrato dall’Assessore all’Ambiente ove sono stati affrontati numerosi punti già discussi ed unanimemente approvati in occasione del Consiglio Comunale del 27 dicembre 2010 su tutela dei calanchi e gestione dei rifiuti.
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Pubblicato da: gruppopdorvieto | 11 Maggio 2011

Così mi pare troppo!

di Giuseppe Germani, capogruppo consiliare Partito Democratico

Così mi pare troppo. L’attuale Amministrazione sembra che abbia deciso di sostituire tutti gli eventi del passato con altri eventi. Pur essendo un comportamento del tutto legittimo e proprio delle prerogative del Sindaco e della sua Giunta, mi sembra che così facendo si cerchi ad ogni costo di snaturare la cultura e la storia di questa Città per affermarne un’altra cui dare una propria paternità, utilizzando peraltro il sostegno di organi di stampa “affini” che denigrano tutto ciò che fin qui è stato fatto.
Il Premio Barzini negli anni ha raggiunto un importante posizione nel panorama dei premi giornalistici nazionali e, in queste ultime due edizioni in particolare, con Milena  Gabanelli e Roberto Saviano, l’evento ha raggiunto un eccellente livello sia sul piano mediatico sia su quello dei contenuti culturali.
Di pari dignità sono state negli anni le società presenti quale sponsor.
A questo si aggiunga che il ricordo di un nostro illustre concittadino come Luigi Barzini, che ha contribuito a rendere famoso il nome di Orvieto nel mondo, non merita di essere relegato nell’oblio, e per questo chiederò nel prossimo consiglio comunale al Sindaco, e da subito alle altre Istituzioni della Città, l’impegno affinché si trovino le adeguate soluzioni per garantire la prosecuzione di questa importante iniziativa.
Non intendo entrare nella polemica spicciola di questi giorni e non intendo rispondere a chi cerca di sviare la discussione sul piano personale.
Mi chiedo solo come mai si ritenga necessario cancellare questa ed  altre iniziative, giustificando il tutto con la mancanza di risorse, quando poi parallelamente vengono programmati eventi di altro genere. La sensazione che prende sempre più corpo è che si sia imboccata ormai la strada di distruggere comunque quanto fatto in passato.

 

Quando sarà che il Sindaco Concina e i suoi collaboratori cominceranno a guardare al futuro?
È stato approvato il bilancio consuntivo del 2010, completamente di competenza dell’amministrazione Concina che da due anni ormai amministra la nostra Città. Come da programma ci sono stati i consueti rimproveri agli amministratori precedenti: il gioco fino ad ora aveva retto bene, ma non sta più in piedi all’inizio del terzo anno di mandato.
Dopo oltre 60 anni di amministrazione il centro-sinistra ha lasciato a Concina un deficit di bilancio: dopo appena due anni Concina lo ha raddoppiato.
In oltre 60 anni di amministrazione di centro-sinistra Orvieto ha raggiunto risultati eccellenti nei settori della cultura, del turismo, dell’economia; sono stati realizzati un sistema di mobilità alternativa all’avanguardia, il Palazzo dei Congressi, un nuovo Ospedale, una discarica, una piscina comunale, impianti sportivi, spazi per gli anziani; è stato ristrutturato il Teatro Mancinelli, sostenuto il Teatro del Carmine, la Scuola Comunale di Musica. Si tratta di investimenti non di debiti: alcuni sono investimenti a redditività immediata, altri, come quelli in cultura, a redditività differita. È stato mantenuto, pur con tutte le difficoltà, un sistema di servizi sociali che garantisce assistenza a tutti ma in particolare ai meno abbienti, secondo un principio di solidarietà sociale che appartiene alla nostra cultura e alla nostra storia politica. In due anni Concina che ha fatto o almeno che cosa ha progettato di fare?
Un anno fa proponemmo alla coalizione di destra un Patto per definire un programma di emergenza. Prima si mostrarono d’accordo, poi al momento delle scelte concrete preferirono la strada dell’autosufficienza, “contando sulla benevolenza” di Carlo Tonelli, Marco Frizza e Roberto Meffi: tre consiglieri eletti due anni fa da elettori di centro-sinistra che sostengono oggi un’amministrazione di destra. Concina intraprese questa strada pur avendola poco tempo prima definita nella lettera agli orvietani una scelta “miope e poco corretta”. E così si è rivelata.
Concina ha perso i pezzi migliori della sua Giunta; naviga a vista e ha fallito la prova della quotidiana azione amministrativa, senza aver saputo indicare e praticare un progetto per il futuro. Non è andata a buon fine nessuna delle operazioni di vendita del patrimonio.
Che il Sindaco Concina si renda conto del suo fallimento e ne tragga le dovute conseguenze. La Città sta morendo e le sue responsabilità, anche per mancanza di progettualità, sono sotto gli occhi di tutti.

Giuseppe Germani (PD): “Quando iniziamo a guardare al futuro? Mi sembra di notare un nuovo fermento di rancori, pronti ad esplodere ogni qual volta si avvicini una data importante per la vita amministrativa della nostra città. Il fatto che oggi si discuta il bilancio consuntivo 2010, il primo vero dell’era Concina, e che subito dopo si debba affrontare il bilancio previsionale 2011, entro il 30 giugno, sta scaldando gli animi a molti. Ad eccezione di qualche commentatore, nessuno si adopera per iniziare a palesare un progetto di città che – lo dico io – partendo dalla grave crisi internazionale, nazionale, regionale e locale, possa comunque mettere le basi per un rilancio della situazione economica e sociale di Orvieto e del suo comprensorio. Anche questo lo dico io, rispondendo a tanti commentatori, ‘le giunte comuniste del passato’ di cui fino ad un certo punto ho fatto parte, hanno lasciato una situazione economica grave, ne è testimonianza il riequilibrio di bilancio per circa 7,5 milioni di euro del 2009. Un anno e mezzo fa proponemmo al centrodestra un Patto per definire un programma di emergenza. Venne detto di si, ma al momento delle scelte concrete si prese la strada dell’autosufficienza, sapendo di poter contare su pezzi del centrosinistra e del PD. Oggi abbiamo una Giunta teoricamente autosufficiente ma che ha perso alcuni pezzi, che naviga a vista e ha fallito la prova dell’agire amministrativo, senza aver saputo indicare e praticare un progetto per il futuro. Le colpe e le responsabilità dei passati governi di centrosinistra non assolvono l’attuale compagine di governo, che in poco meno di due anni non è stata in grado di affrontare nessuno dei problemi aperti. L’analisi impietosa compiuta dalla Corte dei Conti parla da sola. Se aggiungiamo i giudizi sferzanti degli ex assessori Barberani e Calcagni abbiamo chiaro la dimensione del fallimento. Ora siamo arrivati ad un bivio, così non si va avanti, il consuntivo 2010 l’unica cosa che ci dice è che il debito del comune non solo non si è arrestato ma anzi è aumentato di circa un terzo.
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 Marco Moscetti (PD): “il consuntivo è la fotografia della politica amministrativa di un Ente. Avendo sforato il patto di stabilità 2009 ed i vincoli conseguenti come quello di non superare il tetto di spesa dei 23,5 milioni di euro, dai numeri appare che il vincolo del patto di stabilità 2010 sia stato rispettato. La curiosità sta nei tempi: giugno 2010 approvazione del bilancio con una spesa corrente di circa 23,4 milioni, nelle successive scadenze contabili la spesa corrente lievita a circa 24,5 milioni. A novembre in fase di assestamento un altro aumento di circa 50 mila euro. Il 27 dicembre la nuova maggioranza consiliare approva la ridefinizione dei contratti swap spostando la rata di 500 mila euro di dicembre al 2011. a dicembre la Giunta adotta due delibere in cui vengono effettuate le variazioni di bilancio con prelevamento dal fondo di riserva, e la spesa corrente rimane stabili sui 24 milioni.
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Pubblicato da: gruppopdorvieto | 16 aprile 2011

Variante di Sferracavallo

di Gruppo Consiliare Partito Democratico

Il detto “le  bugie hanno le gambe corte” vale anche per gli amministratori
Il Presidente Frizza ha affermato nel Consiglio Comunale del 4 aprile, che il protocollo d’intesa sulla variante di Sferracavallo non è mai stato firmato. Ma noi abbiamo le prove che dimostrano l’esatto contrario .
Infatti, abbiamo recuperato i documenti (DGR n. 1725 del 29/11/2010 e DGP n. 277 del 02/12/2010) e, seguendo il suo invito che ci ripropone in ogni sua esternazione, abbiamo studiato: con certezza possiamo smentire il Presidente Frizza.
Il collegamento con il futuro casello, la variante di Sferracavallo e il collegamento tra questa e la strada denominata complanare sono oggetto della convenzione e sono stati deliberati i relativi finanziamenti: la variante tra l’altro era già stata inserita dalla precedente Giunta nel piano triennale delle opere pubbliche del Comune di Orvieto.
Riprendiamo poi testualmente un’altra parte del dotto intervento del Presidente Frizza: “Questa Giunta si sta adoperando per cercare di mettere in fila i tanti problemi che si incontrano man mano che si va avanti. Occorre essere onesti. Io cito fatti, cose e persone”.
Non abbiamo ben capito cosa egli abbia voluto dire, del resto siamo ormai abituati al suo singolare modo di esprimersi, ma di sicuro una cosa l’abbiamo capita: la Giunta Concina lo scorso anno ha tolto dal piano triennale delle opere pubbliche la variante di Sferracavallo.

Pubblicato da: gruppopdorvieto | 12 aprile 2011

Orvieto: Bocciata la richiesta di Consiglio Comunale aperto sulla sanità.

di Gruppo Consiliare Partito Democratico
Partito della Rifondazione Comunista
Partito Socialista

Ancora una volta, il centro destra Orvietano affronta un tema così rilevante come quello socio-sanitario-assistenziale con l’arroganza che lo caratterizza anche a livello nazionale.
Poco importante per loro, evidentemente, mantenere alto il confronto con le Istituzioni sul tema annoso e mai risolto della sanità, tantomeno il creare occasioni democratiche di confronto ed ascolto dei cittadini su un tema tanto rilevante e che – anche recentemente – ha costituito oggetto di interrogazioni in Consiglio Comunale, regionale e scambio di posizioni, anche dure, sugli organi di stampa.
Lungi dall’esercitare le potenzialità che la Giunta ed il Sindaco hanno in tema sanitario (assemblea dei Sindaci, conferenza di Ambito) e non ultimo l’esercizio della forza politica (non partitica) che l’essere la massima autorità sanitaria, insieme a tutti gli altri Sindaci dell’Ambito, gli conferisce.
Come sempre l’unico “ritornello” che questa maggioranza e questa giunta tornano continuamente a  ripetere in modo ridondante  è che le responsabilità sono da ricercare nelle gestioni passate dei soliti noti, che la Regione è governata da forze politiche a loro avverse, che quindi loro non possono fare altro che prendere atto della loro impossibilità a modificare alcunché.
Qualcuno dovrebbe ricordare quotidianamente tanto a loro che alla cittadinanza tutta (e noi lo stiamo facendo da tempo in maniera energica) che si sono candidati promettendo un “rinnovamento con metodo”, un cambio di passo, la soluzione dei problemi che da anni attanagliano la nostra città, a partire dal problema del bilancio, sbandierando aiuti provenienti da varie fonti amiche, (che però, purtroppo ad oggi non ci sembra siano minimamente arrivati) ma anche una progettualità che oggi – a parte le delibere di indirizzo della giunta relativi ai pesantissimi tagli e razionalizzazioni, di cui i consiglieri non hanno avuto alcuna comunicazione se non dagli organi di stampa.
Risultato è che la maggioranza del Consiglio Comunale ha BOCCIATO  la richiesta di un Consiglio Comunale aperto sulla sanità NEGANDO nei fatti un confronto tanto democratico quanto necessario per poter raccogliere le istanze della popolazione in tema di sanità per poterle poi trasmettere a chi legittimamente è istituzionalmente preposto  alla soluzione di tali problematiche.
 Per ultima, non certo per importanza,  una nota sul comportamento del Presidente del Consiglio Frizza, che in modo patetico quanto discutile fa sempre più manifesta ed aperta adesione alle posizioni della attuale maggioranza che siede in Consiglio.

Pubblicato da: gruppopdorvieto | 11 aprile 2011

Orvieto s’è svegliata dal torpore

Partito Democratico di Orvieto e Gruppo consiliare PD
Con l’iniziativa di venerdì 8 aprile 2011 in piazza della Repubblica ad Orvieto ,organizzata dalla CGIL a difesa del lavoro e dei diritti dei lavoratori, si è voluto manifestare  contro gli annunciati tagli al bilancio preventivo 2011 del Comune.
Il PD e il Gruppo consiliare di Orvieto, con il presente comunicato intendono manifestare il loro sostegno e la loro vicinanza alle problematiche che ieri, con un grido di disperazione e di allarme la popolazione tutta ha voluto lanciare.
Dalla funzione pubblica al sociale alla cultura al comparto manifatturiero, le persone che con le loro parole, spontanee, dirette e profondamente sentite,  hanno dato concreta testimonianza del disastro occupazionale e della mancanza di prospettive future, si sono sentite togliere la dignità e i diritti costituzionalmente garantiti. Tali conseguenze saranno inevitabili qualora le linee d’indirizzo contenute nella delibera della giunta comunale del 30 marzo dovessero concretizzarsi.

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